giovedì 5 dicembre 2013

Quante cose ha per la testa Monica Daniele...

Monica Daniele nel suo atelier veneziano di cappelli e tabarri in Calle del Scaleter. Il negozio è una miniera di colori e fantasia. 

Venezia - Da vent'anni, Monica Daniele trascorre le sue giornate nella casa dei cappelli, il negozio tutto colori, mistero e fantasia che, lungo Calle del Scaleter, è impossibile non notare. I più timidi si fermano davanti alla vetrina per curiosare, i veri e fedeli amanti del copricapo individuano subito il loro habitat naturale. Dentro c'è di tutto: ci sono pile di intramontabili panama, che arrivano dall'Ecuador, i modelli pork pie da uomo, che piacciono tanto ai musicisti, un'infinita serie di cappelli di lana che esplodono di creatività e una famiglia di inimitabili cappellini da cerimonia. Inimitabili, certo, perché nascono tutti dalle idee di Monica, così come i cerchietti da donna perfetti per i matrimoni con quel tocco di “british”.

Non è sempre facile, nel suo negozio particolarissimo, capire dove ci si trova: c'è l'angolo dei copricapi da uomo, dal quale spunta il gettonato modello “Corto Maltese”, quello dei cappelli di paglia, in assoluto i più indicati per ripararsi dal sole estivo, e quello pieno di femminilità che salta all'occhio come un intrico di velette colorate, piume, bottoni, uccellini, fiori e nastri che fanno tanto pensare a Kate Middleton e alla Regina d'Inghilterra. Monica Daniele crea e decora a mano gran parte dei suoi copricapi e un'altra parte raggiunge la laguna arrivando da aziende internazionali che li realizzano in base a modelli da lei commissionati.

L'amore per la moda ce l'ha nel sangue: cresciuta in una famiglia di sarte, ha iniziato a riempire della sua arte questo negozio all'inizio degli anni Novanta, quasi per caso: «Mi ero diplomata all'Accademia – racconta – ma più che una carriera da pittrice, mi interessavano molto il recupero dell'usato e la sartoria. Dopo aver aperto un negozio vintage nei pressi di Campo San Polo, mi sono specializzata in cappelli e ho avviato questa attività, che tuttora mi dà molte soddisfazioni».

Un ringraziamento va alle tante signore anziane che al suo primo negozio, bussavano per chiedere caldi cappelli per l'inverno: «Mi sono resa conto quasi subito che indossarli, per i veneziani, è indispensabile: camminiamo sempre a piedi, esposti al gelo dell'inverno e al caldo dell'estate – spiega Monica Daniele – Per questo ho deciso di dedicarmi a essi affiancandoli ai tabarri, che i diplomatici europei amano tanto indossare sopra lo smoking».
I tabarri sono da sempre l'altra specialità di Monica, complementare a quella dei cappelli, grazie ai quali nascono originali e vistose combinazioni. Una su tutte: quella con il classico tricorno veneziano. Addirittura Steve Jobs ha comprato da lei un tabarro, attraverso la sua agenzia. «Di cui sono passati diversi clienti famosi – racconta la modellista –. Il batterista dei Metallica, per esempio, e poi Donald Sutterland, Susy Bladi, Giuliana Sgrena. Ho una buona clientela di giovani, di cui molti “addetti ai lavori” del settore moda o cultori di stili avantgarde, fino ai dandy molto attenti ai dettagli».
Uno dei modelli di cappello più richiesti è il Fedora tinta vinaccia, ispirato a un'immagine in cui il poeta Ezra Pound ne indossa uno simile. E se nel nutrito gruppo di clienti affezionati ci sono ancora molti veneziani, Monica Daniele si è ormai abituata a parlare diverse lingue. «Gli australiani sono sicuramente fra i più colti e attenti amanti del cappello – spiega –. Sono abituati a portarlo per proteggersi dal sole e cercano soprattutto la morbidezza dei materiali». Ma un vero boom, in fatto di cappelli, sta interessando il pubblico giapponese: «Negli ultimi anni ho servito moltissimi turisti provenienti dal Giappone, che prestano molta attenzione a riparare il capo dai raggi del sole, fatali per il cancro alla pelle».

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